16 aprile 2010

Gian Marco Montesano

LA PITTURA IN QUESTIONE
ieri 15/14/2010 alla Strozzina, Firenze.

Includo qua e sotto virgolette spezzoni del testo presentato ieri da Gian Marco Montesano al interno del programma di Lectures promosso dal Centro di Cultura Contemporanea a palazzo Strozzi,  Strozzina (CCC) con occasione della mostra La dissolvenza dell'immagine. Una rifflesione interessante sul rapporto tra l'arte e il sistema culturale-politico ed economico, una teoria sulla futura e certa sparizione del sistema dell'arte come ancora intendiamo oggi  a cui ci si aferra per non morire. Sotto questo aspetto, e seguendo  le parole di Montesano, definitivamente appartengo al gruppo dei reazzionari, quelli del "pezzo unico", del manufatto, del "fare" anche quando la pittura si traveste di fotografia, installazioni ed altro.
"L'aura della pittura(...). le vecchie forme del lavoro nelle qualli il manufatto "capolavoro", realizzato "a regola d'arte", veniva concepito come emblema nobile di tutto quel lavoro manuale, concreto e determinato che costituiva la forma della produzzione. Il pezzo unico che poteva uscire dalle mani di questo o quello pittore (ma anche di questo o quello artigliano) raccolgieva in torno a sé tutta l'ammirazione virtuosa della collettività."
"La crisi: Oggi, l'ormai endemico aumento strutturale del tasso di disoccupazione, mobilità... altro no è che la misura di un duplice" rifiuto del lavoro", le generazione tecnologicamnte avanzate rifiutano il lavoro e nel contempo, il lavoror rifiuta i grandi numeri ("classe operaia", "masse laboriose"...). Questo stesso linguaggio politco tradizionale suscita oggi la medesima sensazione di obsolescenza provocata dalla presenza della pittura nelle grandi manifestazioni del Contenporaneo"
 se fate un click sul nome di Gian Marco Montesano, potrete sentire la sua registrazione sul sito della Strozzina. Questo era solo la caramella...

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